«Rimettere la comunità al centro degli obiettivi da realizzare, restare comunque accanto e a servizio delle persone colpite, in qualsiasi luogo si trovino, valorizzando la presenza della Chiesa locale anche vicino a quanti si sono dovuti allontanare dal territorio»; attraverso queste parole, il nostro Direttore nazionale, Don Francesco Soddu, sintetizza i principi caratterizzanti l’impegno profuso dalla Caritas Italiana, in collaborazione con le diverse Caritas Diocesane, in favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Fin da subito e su tutti i territori coinvolti, Caritas ha dato risposte atte a garantire un sostegno per il soddisfacimento dei bisogni immediati, con attenzione specifica alle fasce più deboli (in particolare anziani e minori), e ha tracciato percorsi di collaborazione efficaci per venire incontro alle necessità di strutture temporanee con finalità sociali, pastorali o per attività economico-produttive, tenendo in considerazione le esigenze degli sfollati e le indicazioni di gestione e sicurezza.
Mentre il Presidente di Caritas Italiana ed Arcivescovo di Agrigento, S.Em. Card. Francesco Montenegro, esprimeva piena solidarietà ai Vescovi delle Diocesi di Fermo, Ascoli Piceno e Rieti assicurando Preghiera per le vittime e le loro famiglie ed il pronto impegno in favore delle popolazioni colpite, Caritas Italiana si è subito attivata sul posto per coordinare gli sforzi degli operatori diocesani provenienti da tutta Italia ed anche dall’estero.
Significative sono state le esperienze dei gemellaggi, che hanno visto il coinvolgimento di tutte le Caritas, da Nord a Sud: con la diocesi di Rieti si sono infatti gemellate le Caritas di Lazio, Lombardia, Basilicata, Toscana e Puglia; con la diocesi di Ascoli Piceno e le altre Diocesi delle Marche si sono gemellate le Caritas di Marche, Piemonte-Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Calabria, Liguria; con la diocesi di Spoleto-Norcia le Caritas di Umbria, Nord est, Campania e Sardegna; infine con le Diocesi di L’Aquila e Teramo si sono gemellate le Caritas di Abruzzo-Molise e Sicilia; in questo clima di grande solidarietà, è bello sottolineare anche l’impegno delle Caritas Internazionali, quali Germania, Francia, Belgio ed Austria, resesi disponibili con uomini e mezzi, a testimoniare la forza di una rete di Carità che mostra il volto buono della fraternità e della vicinanza cristiana. Diverse sono state le somme di denaro stanziate per fare fronte ai bisogni concreti delle popolazioni colpite, dalla CEI e dalla stessa Caritas Italiana oltre proventi della colletta nazionale che si è tenuta in tutte le Chiese italiane lo scorso 16 settembre, ma tra le offerte in denaro ricevute, particolarmente significativa è quella della comunità cristiana di Erbil in Iraq che tramite l’Arcivescovo S.E. Mons. Bashar Warda, ha raccolto quasi 20.000 euro da destinare a favore dei terremotati: un segno di attenzione da parte di una comunità in grande sofferenza, che ha sperimentato e sperimenta quotidianamente la vicinanza della Caritas ed è comunque capace di allargare lo sguardo verso le ferite degli altri, in un’ottica di autentica comunione.