“Protetto. Rifugiato a casa mia” è un progetto di Caritas Italiana, realizzato e proposto alle 220 Diocesi presenti sul territorio nazionale, per favorire l’inclusione sociale degli immigrati richiedenti asilo e protetti internazionali, attraverso un’accoglienza diffusa che permetta di generare all’interno delle famiglie, delle Parrocchie e delle comunità cristiane un circolo virtuoso di solidarietà, integrazione e sensibilizzazione.
Nato nel 2014 come iniziativa di tipo sperimentale, negli ultimi due anni il Progetto ha consolidato la sua importanza, anche in considerazione delle illuminanti esortazioni di Papa Francesco in materia di accoglienza ed al documento “Indicazioni alle Diocesi italiane circa l’accoglienza dei Richiedenti Asilo e Rifugiati”, Vademecum redatto dalla CEI ed approvato dal Consiglio permanente il 13 Ottobre 2015.
Tra i vari attori impegnati nell’attuazione delle attività di riferimento, un ruolo fondamentale è quello interpretato dalle famiglie che, aprendo le porte di casa per un periodo che mediamente varia dai 6 ai 9 mesi, accolgono i nostri fratelli e sorelle stranieri permettendogli di vivere un’esperienza di condivisione che non si circoscrive alla semplice offerta di vitto e alloggio, ma vuole essere viatico per la concretizzazione di un percorso di accompagnamento dell’immigrato verso l’inserimento nella società.
Quello che riguarda le famiglie e i loro ospiti è un processo molto importante, che si pone l’obiettivo di raggiungere adeguate forme di integrazione e di riabilitazione dell’immigrato, dal punto di vista umano e sociale, rispetto al contesto di riferimento.
In questo percorso, al fine di evitare eventuali ed ulteriori traumi, le famiglie sono seguite dall’equipe delle Caritas diocesane interessate che, grazie alla loro struttura organizzativa ed articolata ed alla presenza di figure e competenze di riferimento specifiche, riesce a fornire il giusto supporto, soprattutto psicologico/relazionale e psico/sociale, affinché questa esperienza di accoglienza si evolva e maturi in senso positivo.
Al momento, in Italia, sono 70 le Diocesi che hanno aderito al progetto “Protetto. Rifugiato a casa mia” per un totale di circa 500 accoglienze messe in atto e per il 2017 sono previste altre adesioni a questa interessante ed efficace progettualità.