Avrà luogo ad Abano Terme (Diocesi di Padova) dal 16 al 19 aprile il 40esimo Convegno Nazionale delle Caritas diocesane ”Giovane è… #unacomunitàchecondivide”.
Il Convegno, a partire dal titolo, si collocherà nella prospettiva degli orientamenti pastorali della CEI “Educare alla vita buona del Vangelo” e del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” (Prossimo Ottobre 2018).
Sarà possibile seguire gli aggiornamenti relativi all’evento sul sito www.caritasitaliana.it, sulla pagina Facebook Caritas Italiana e sulla nostra pagina Fb Caritas Siracusa.
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Come annunciato da Papa Francesco in occasione dell’Angelus di Domenica 4 Febbraio u.s., il prossimo 23 Febbraio sarà celebrata una speciale Giornata di Preghiera e Digiuno per la Pace nel mondo, in particolare modo per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan.
La Comunità tutta è invitata a partecipare attivamente all’evento, come primo, importante segno di fede e comunione in occasione del periodo di Quaresima.
Il Rei (Reddito di Inclusione), nuovo strumento per contrastare le povertà presenti sui nostri territori diocesani, è il frutto di un lungo ed importante lavoro avviato e concluso dalla Alleanza contro la Povertà, di cui Caritas Italiana fa parte.
Dopo aver contribuito in modo fondamentale al raggiungimento di tale obiettivo, è proprio Caritas Italiana che propone un Seminario di studio rivolto ad operatori di ambito, dal titolo “Dal SIA al REI per uscire tutti dalla Crisi”, che avrà luogo Martedì 30 Gennaio a Roma, presso l’hotel The Church Village. Scopo dell’evento è quello di trattare, grazie all’apporto competente profuso dai relatori, argomenti salienti e di grande interesse, quali il ruolo dei sistemi di welfare locale nell’influenzare l’applicazione e l’efficacia del SIA, l’impatto del SIA sui beneficiari, la costruzione di alleanze territoriali per il contrasto della povertà col Rei, le caratteristiche del Rei e la realizzazione di una effettiva integrazione tra le misure attualmente esistenti.
Nel contesto delle Celebrazioni in onore della nostra Santa Patrona Lucia, Martedì 19 Dicembre, dalle ore 17:00 alle ore 19:00, presso la Cripta del Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa, avrà luogo un incontro con S. Em.za Card. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento e Presidente della Commissione Episcopale Italiana per il Servizio della Carità e della Salute.
L’evento si articolerà in due momenti:
- Riflessione sul Messaggio che Papa Francesco ha consegnato alla Chiesa in occasione della I Giornata Mondiale dei Poveri, sul tema “Non amiamo a parole, ma con i fatti”;
- Pellegrinaggio dal Santuario Madonna delle Lacrime fino alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro per un momento di preghiera comunitaria.
La Comunità diocesana tutta è invitata a partecipare.
Domenica 19 Novembre p.v. sarà celebrata la I Giornata Mondiale dei Poveri, istituita da Papa Francesco in occasione del Giubileo della Misericordia; il tema proposto, così come si evince dal Suo messaggio è “Non amiamo a parole ma con i fatti”, riprendendo, in filigrana, tutto il suo Apostolato.
Questa scelta ci richiama, inesorabilmente, ad un approccio intriso di concretezza rispetto al nostro essere cristiani; riprendendo il Messaggio del Santo Padre, Egli traccia un monito chiaro: «Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» – 1 Gv 3,18) e “Non mettere in pratica, non condurre la Parola alla realtà, significa costruire sulla sabbia, rimanere nella pura idea e degenerare in intimismi che non danno frutto, che rendono sterile il suo dinamismo”.
I Poveri, infatti, sono persone da incontrare, accogliere, amare.
La povertà non è un’entità astratta, ma “ha il volto di donne, di uomini e di bambini sfruttati per vili interessi, calpestati dalle logiche perverse del potere e del denaro. Davanti a questi scenari, il Papa ci chiede di non restare inerti e rassegnati, ma di “rispondere con una nuova visione della vita e della società”.
I Poveri e la povertà, inoltre, più che un problema, costituiscono una risorsa a cui attingere per accogliere e vivere l’essenza del Vangelo, ripensando i nostri stili di vita, rimettendo al centro le relazioni fondate sul riconoscimento della dignità umana come codice assoluto.
Questa giornata riecheggia, quindi, come un appello alla necessità di perseguire il bene comune, nella comunione e nella condivisione, come precetti fondamentali. È nella costruzione della comunione attraverso la condivisione, infatti, che la comunità si accorge di chi è ai margini e si adopera per accogliere, o accoglier nuovamente chi non siede alla mensa del Banchetto Eucaristico. Nel Padre nostro, ci ricorda il Papa, “il pane che si chiede è “nostro”, e cioè da condividere, nella consapevolezza che l’amore verso il povero trova radice in Dio. I poveri, insieme all’Eucarestia, sono carne viva di Cristo.
E’ con questo spirito, pertanto, che nell’ambito delle molteplici iniziative che avranno luogo Domenica 19 Novembre in tutto il mondo, la Caritas diocesana di Siracusa propone e promuove l’iniziativa “Aggiungi un posto a tavola”, con l’intento di sensibilizzare le Parrocchie di tutta la Diocesi e le loro Comunità di riferimento.
Durante la giornata, ogni famiglia si farà carico, secondo le proprie possibilità, di un povero appartenente alla propria Parrocchia, accogliendolo, ascoltandolo e sostenendolo concretamente per necessità primarie, specialmente alimentari: un’iniziativa semplice, fattibile, che vuole essere gesto efficace per creare un punto di partenza e di incontro affinché ognuno di noi volga il proprio sguardo verso gli Ultimi, le fasce deboli, i soggetti vulnerabili, i vecchi e nuovi poveri, quali rappresentazione reale del Cristo che quotidianamente incontriamo e che impreziosisce le nostre vite.
La Comunità diocesana è chiamata a partecipare attivamente.
Avrà luogo a Siracusa, dal 29 Giugno al 1 Luglio, la Summer School 2017 organizzata da fio.PSD dal titolo “A CIASCUNO IL SUO – L’implementazione dei servizi di Housing First tra appropriatezza ed efficacia del metodo L’integrazione dei diversi indirizzi per il contrasto alla grave emarginazione adulta alla luce della programmazione PON/FEAD 2017/2019”.
L’evento, ormai alla sua terza edizione, sarà ospitato dalla Caritas diocesana di Siracusa, Ente socio ormai da un anno del Network Housing First Italia, e costituirà parte integrante del percorso di accompagnamento alle realtà ed agli operatori d’equipè facenti parte dello stesso.
La Summer School diverrà, come di consueto, occasione di riflessione, confronto e costruzione di saperi (da apliare e condividere), in relazione al metodo Housing First.
Diversi saranno i temi trattati, sia nei momenti formativi che istituzionali, programmati per offrire una panoramica del framework teorico e concettuale legato ai cambiamenti nei paradigmi delle politiche di contrasto alla grave marginalità, ma al contempo rivolti a dotare i componenti del Network di una strumentazione pratica e metodologica sull’applicazione dell’approccio: fra questi , il “modello normato” e strategia di cambiamento per la costruzione di indicatori di social impact, costruzione di un percorso comune di lobby e advocacy, individuazione delle priorità e delle scelte del Network Housing First Italia in chiave europea ed internazionale.
Tutti gli iscritti, pertanto, saranno chiamati a partecipare attivamente ai lavori della Summer presentando i propri progetti ed attivando spazi di confronto con i docenti presenti su barriere e opportunità offerte dal modello HF.
Per maggiori informazioni e scaricare il programma completo della Summer School 2017 è possibile cliccare i seguenti link:
Maggiori informazioni da fio.PSD http://www.fiopsd.org/
Per Iscrizione alla Summer School http://www.housingfirstitalia.org/summer-school-2017-siracusa/
Si è svolta nel mese di Maggio, ad Addis Abeba (Etiopia), la prima missione operativa congiunta di Caritas Italiana e Comunità di Sant’Egidio per incontrare il Governo etiopico, l’ARRA, tutti gli attori istituzionali e alcune importanti organizzazioni internazionali tra cui l’IOM, l’UNHCR e l’associazione Gandhi per cominciare a tessere l’importante rete collaborativa che permetterà l’attuazione del protocollo siglato a Roma lo scorso 12 gennaio.
Il Protocollo di intesa con lo Stato italiano, promosso dalla CEI – che agisce attraverso Caritas italiana e Fondazione Migrantes – e dalla Comunità di Sant’Egidio, finanziato con fondi CEI 8×1000, prevede il trasferimento in Italia di 500 profughi Eritrei, Somali e Sud Sudanesi in due anni, che verranno accolti in famiglie, parrocchie, appartamenti privati ed istituti religiosi attraverso le buone prassi già sperimentate con il progetto nazionale di Caritas Italiana “Protetto. Rifugiato a casa mia”.
Grande soddisfazione è stata espressa dall’arcivescovo metropolita di Addis Abeba e Presidente della Conferenza episcopale di Etiopia ed Eritrea S.Em. Card. Berhaneyesus Souraphiel, da Caritas Etiopia e dalla ministro degli Esteri etiope, Hirut Zemene, che incontrando la delegazione italiana, hanno sottolineato la generosità di questa operazione umanitaria rivolta alle persone più vulnerabili e la rilevanza dell’impegno dell’Italia e della sua società civile verso i migranti in un periodo particolarmente complesso; i molteplici vantaggi di questo progetto sono conseguenza del rapporto sussistente tra Etiopia ed Italia, contraddistinte da relazioni forti e durature nei forum bilaterali, regionali e internazionali.
I rappresentanti delle delegazioni italiane hanno elogiato la politica di apertura dell’Etiopia nei confronti dei rifugiati ricordando che il tessuto socio-economico e politico è stato fondamentale nella scelta di questo Paese come punto di partenza per l’avvio del progetto “Corridoi Umanitari” in Africa.
In questa azione, anche l’ambasciata italiana ha giocato e gioca un ruolo rilevante nello sviluppo operativo: ha infatti accompagnato tutti i momenti della visita, dichiarandosi totalmente disponibile alla collaborazione ad un progetto importante e assolutamente necessario, così come sarà importante la piena collaborazione ed il supporto offerto dalle agenzie dell’Onu impegnate nella gestione dei profughi, dall’ Alto Commissariato per i Rifugiati e l’Organizzazione Internazionale per i Migranti, come pure dell’Arra, l’agenzia di Stato che si occupa degli oltre 850.000 profughi presenti in Etiopia.
La missione di Oliviero Forti e Daniele Albanese, per Caritas Italiana e di Gian Carlo Penza e Cecilia Pani per la Comunità di Sant’Egidio, ha previsto una prima ricognizione nei campi di Mai’aini e Adi Harush in Tigray, al confine con l’Eritrea, dove sono bloccati oltre 14 mila rifugiati eritrei. Nei campi è presente ed opera l’organizzazione internazionale “Gandhi Charity” che con diverse attività, fra cui una mensa per bambini, garantisce circa 800 pasti al giorno. Nonostante gli importanti sforzi del governo e delle organizzazioni umanitarie, i profughi vivono in una condizione di profondo e sconcertante degrado. Migliaia di persone stipate in capanne di fango e legno e lamiera sopravvivono in accampamenti di fortuna in luoghi isolati con i servizi minimi ed essenziali. Quella dei rifugiati in Etiopia è una situazione che richiederebbe uno sforzo internazionale importante al fine di restituire dignità e futuro a queste in particolar modo a quelle più vulnerabili. Ed è proprio a loro che si rivolge il programma di corridoi umanitari che li vedrà prossimamente accolti nelle comunità in Italia.
La terza edizione del Festival diffuso delle Culture Mediterranee Sabir, svoltosi a Siracusa nei giorni scorsi, ha rappresentato un momento di notevole rilevanza, per i tanti addetti ai lavori ed alle realtà partecipanti allo stesso, giunti a Siracusa da diversi luoghi e paesi del Mediterraneo.
L’evento è stato promosso da Arci, ACLI e Caritas Italiana con la collaborazione di diverse associazioni tra cui Carta di Roma, A Buon Diritto, Asgi e CGIL, il patrocinio dell’Anci, del Comune di Siracusa e della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il supporto, per quanto concerne specifiche attività di tipo organizzativo e logistico, dalla Caritas diocesana di Siracusa e dall’Associazione Padre Massimiliano Maria Kolbe ONLUS, suo braccio operativo.
Dall’11 al 13 Maggio Siracusa è stata animata, in coincidenza con i festeggiamenti per i 2750 anni dalla sua fondazione, da un programma ricco di eventi ed attività, quali seminari a tematiche specifiche e laboratori gratuiti, che hanno affrontato il tema dell’accoglienza e dell’integrazione puntando sulla conoscenza delle diverse culture per renderla migliore.
Incontri formativi di caratura internazionale riguardanti, ad esempio, le nuove normative europee nell’abito dell’asilo e della migrazione, le misure intraprese dall’Unione Europea in materia di migranti, il miglioramento inerente alla filiera alimentare spesso distorta da meccanismi che alterano le condizioni di lavoro e la successiva commercializzazione e qualità del prodotto finale.
Sabir non è stato solo formazione, ma anche una tre giorni caratterizzata da intrattenimento culturale di grande spessore come la mostra fotografica “Migranti – la sfida dell’incontro”, la Festa dei Popoli, organizzata dall’Ufficio diocesano Migrantes e dalle Suore Scalabriniane della Missione Santa Lucia ed “Anime Migranti”, spettacolo di Moni Ovadia e Mario Incudine che, attraverso un viaggio narrativo e musicale nella memora recente e remota in forma di racconto in musica e parole, ha trattano il dramma dell’immigrazione, offrendo spunti di riflessione sull’importanza e sulla necessità della fratellanza fra popoli.
Nell’ambito dello stesso Festival ha avuto luogo, altresì, nelle giornate del 10 e dell’11 Maggio, il Coordinamento Nazionale Immigrazione di CI, che ha visto partecipare più di 90 operatori e volontari provenienti da oltre 70 Caritas diocesane di tutta Italia.
Durante tale evento si ha avuto l’opportunità di confrontarsi, in occasione dei lavori svolti dai 4 Gruppi Nazionali, dell’evoluzione dei lavori concernenti la Carta della Buona Accoglienza (documento ideato ed abbozzato in occasione dello scorso CNI di Firenze – 22-23-24 Febbraio 2017) e dello stato di avanzamento ed aggiornamento dei Progetti “Presidio”, “Rifugiato a casa mia” e “ProV Integra”; inoltre, in plenaria, si è discusso e dibattuto in merito ad una delle iniziative su cui quasi tutte le Diocesi italiane saranno chiamate a profondere il loro contributo, ovvero l’accoglienza di 500 profughi Eritrei, Somali e Sudanesi da ospitare nell’ambito delle iniziative nate dalla creazione del Corridoio Umanitario frutto dell’accordo siglato a Roma tra Caritas Italiana e Comunità Sant’Egidio lo scorso 12 Gennaio: una sorta di “Rifugiato a casa mia” 2.0, finanziato con Fondo CEI 8xmille, rispetto a cui la nostra Caritas diocesana sta già dando ampia disponibilità e rilevanza operativa.
Avrà luogo dal 11 al 14 Maggio prossimi, a Siracusa, il Festival diffuso delle Culture Mediterranee Sabir, promosso da ARCI, Caritas Italiana ed ACLI, con la collaborazione di ASGI, Associazione “A Buon Diritto”, Associazione “Carta di Roma” e CGIL, e con il patrocinio del Comune di Siracusa; parti integranti dell’evento saranno le Reti Internazionali Migreurop, EuroMedRights, Forum Civico Europeo e Solidar.
Sabir, giunto ormai alla sua terza edizione (prima edizione a Lampedusa nel 2014, seconda edizione a Pozzallo nel 2016) sarà intercalato nell’ambito dei festeggiamenti dei 2750 anni dalla Fondazione di Siracusa e, per quel che concerne la Caritas, del Coordinamento Nazionale Immigrazione (10/11 Maggio), che vedrà la partecipazione di 150 operatori e volontari provenienti da ogni parte d’Italia.
In considerazione dell’ubicazione geografica dell’evento e dei temi salienti trattati nelle agende di carattere nazionale ed europea in materia di migrazioni, quest’anno i temi fondamentali del Festival saranno strettamente connessi alla relazione tra cooperazione internazionale ed immigrazione (nei paesi di origine e transito), ed alla condizione dei minori stranieri non accompagnati (sia per l’afflusso straordinario in Italia nell’ultimo anno che per la presenza numerosa proprio nelle strutture d’accoglienza di Siracusa e provincia).
Anche questa edizione vedrà confluire una grande partecipazione di rappresentanti della società civile nazionale ed internazionale, nonché lo svolgimento di diversi momenti formativi importanti, caratterizzati altresì da incontri, laboratori ed attività culturali di variegato genere.
Gli incontri internazionali avranno come parte centrale una riflessione pubblica, creando uno spazio nel quale la società civile si confronterà con le istituzioni e avanzerà le proprie proposte, dividendosi in due momenti: il primo di confronto con rappresentanti delle istituzioni italiane sugli argomenti intorno ai quali ruoterà questa edizione del Festival, in particolare sul rapporto tra immigrazione e cooperazione allo sviluppo e il processo di esternalizzazione delle frontiere; il secondo più di dibattito interno alle organizzazioni e alle reti presenti, in relazione con i rappresentanti di parlamenti nazionali e di enti locali, per discutere e programmare le iniziative e le campagne da portare avanti insieme a livello internazionale. Gli incontri internazionali saranno arricchiti dalla presenza delle numerosi reti di cui i membri del comitato promotore del Festival fanno parte.
Prezioso sarà inoltre il ruolo svolto dai giovani, insieme ai fratelli e sorelle migranti presenti nella provincia di Siracusa, nella realizzazione di attività di animazione che caratterizzeranno le giornate (interamente concentrate nell’isola di Ortigia), tra performance teatrali, concerti e momenti di condivisione di tipo letterario e graphic novel (tra cui menzioniamo la Festa dei Popoli, organizzata a cura dell’Ufficio Migrantes della Diocesi).
Per saperne di più, scarica il programma in formato .pdf, oppure visita il sito www.festivalsabir.it
Una delle azioni peculiari che contraddistingue l’essere ed agire della Caritas è senz’altro rappresentata dal sostegno alle persone che versano in condizione di disagio socio-economico.
Per poter meglio supportare questi nostri fratelli e sorelle e fornire loro servizi migliori è necessario acquisire competenze e buone prassi atte all’erogazione di servizi sempre più specifici e mirati; grazie anche a tali elementi, sarà fattibile determinare un più efficace progetto di vita il cui fulcro è la persona e la sua dignità, fuoriuscendo dalle logiche del mero assistenzialismo e favorendo, invece, concreti percorsi di re-inclusione sociale.
In questa direzione si muove “Per-Corsi in Famiglia”, il progetto promosso da ACLI che prevede un Corso di Formazione per Operatori e Volontari diocesani e parrocchiali, organizzato da ACLI Siracusa, Caritas diocesana e Associazione Padre Massimiliano Maria Kolbe ONLUS.
Gli incontri avranno luogo a partire da Martedi 18 aprile presso la struttura “Casa Caritas” sita in via Riviera Dionisio il Grande n. 101 e si articolerà attraverso 5 incontri pomeridiani della durata di 2 ore ciascuno (dalle 17:00 alle 19:00) nei mesi di Aprile e Maggio.
È possibile iscriversi al corso inviando l’apposita scheda d’iscrizione (cfr. link sottostante) all’indirizzo di posta elettronica info@caritassiracusa.com (nel caso di Volontari parrocchiali, ogni Parrocchia potrà iscrivere al massimo 2 partecipanti).
Per scaricare tutto il materiale di riferimento (formato .pdf), cliccare i link seguenti:
Lettera invito
Calendario degli incontri
Scheda iscrizione